Schede primarie

COMMEDIA COMICO SURREALE IN DIALETTO MARCHIGIANO. Nel corso della notte del 29 gennaio 1975, primo dei famosi tre giorni della merla, mentre la neve cade abbondante, la morte fa visita ad una famiglia di agricoltori della campagna marchigiana, reclamando la vita di uno di essi, ma dovranno essere loro a decidere chi! Tra il serio e il faceto, un p. alla volta, mentre cercano lo strano personaggio fuori e dentro casa, la famiglia si rende conto che la visita è reale. Chi dovrà andare con la morte? Da qui s'avvia tutta una serie di situazioni comiche: accuse l'un l'altro, marachelle che si scoprono, situazioni ingarbugliate. In tale bailamme, è coinvolto anche Fernà, amico di famiglia, "instradato" l. dalla morte nel cuore della notte, complice l'abbondante nevicata che lo costringe a fermarsi presso la famiglia amica, di cui è patriarca il vecchio e dispotico "Gigittu", mentre faceva ritorno a casa dopo aver aiutato un vicino nei lavori di stalla. Vengono coinvolti anche il prete ed sagrestano del piccolo paese. Battibecchi, discussioni, ansie e paura. Giunge la mezzanotte del 31 gennaio e, puntuale, la morte fa ritorno! Tanta paura fugata dalla morte stessa che li redarguisce per non aver ancora deciso chi consegnarle, ed anzi, ad uno ad uno, elencherà loro i difetti fin l. mostrati e, sostenendo che la morte non è l. per punire, come la fantasia umana è portata a credere ma, anzi, per premiare, aggiungerà che nessuno di loro merita di essere premiato, dichiarando che, sebbene le intenzioni fossero originariamente diverse, a quel punto, si sarà trattato di uno... Scherzo della morte. La visita e la paura derivatane, sortirà i giusti effetti: Domé, figlio del vecchio Gigittu si riappacificherà con la moglie Rusina, sebbene l'abbia tradito con lo stesso Fernà, addossandosene la responsabilità; 'Ntunina, sorella di Domé, non più verde e da sempre innamorata di Fernà, coronerà il suo sogno; i giovani Clara ed Umberto, figli di Domé, assumeranno un diverso rapporto verso la vita, in ci. coadiuvati anche dal curato, la cui la paura di morire è scomparsa, mentre il vecchio Gigittu, fin l. avaro custode della sua pensione, si aprirà alla famiglia, cedendo al figlio quanto in suo possesso e dichiarandosi pronto a seguire la morte, quando vorrà, poiché ormai ha capito che... "Tocca a me, e addè so prontu!"