Schede primarie

Nel 140 d.C. l'Impero Romano si estende fino alla Britannia, anche se non ha il controllo di tutte le regioni e l'estremo nord è governato dalle tribù ribelli della Caledonia (l'attuale Scozia). Marco Aquila giunge in Britannia deciso a riabilitare la reputazione di suo padre, Flavio Aquila. Vent'anni prima, la Nona Legione romana, con i suoi cinquemila uomini guidati da Flavio sotto l'insegna dorata dell'Aquila, era arrivata in Caledonia. No aveva più fatto ritorno: legione e aquila erano svanite nel nulla. Furioso, l'imperatore Adriano aveva ordinato la costruzione di un muro per isolare quel territorio: il vallo di Adriano - confine settentrionale dell'Impero romano, e soglia estrema del mondo conosciuto. Marco ha un unico grande desiderio: essere un buon soldato. Al comando di un piccolo forte in una regione sud occidentale, guida valorosamente le sue truppe durante un assedio. Elogiato da Roma per il suo coraggio, ma congedato a causa delle gravi ferite riportate, trascorre la convalescenza, demoralizzato, nella vita dello zio Aquila, un militare in pensione. Un giorno, durante un combattimento fra gladiatori, Marco interviene di slancio risparmiando la vita a un giovane britanno, Esca, che Aquila compra come schiavo per Marco. Marco non sembra molto interessato a Esca, che cova un odio feroce per tutto ciò che è romano ma giura di servire l'uomo che gli ha salvato la vita. Dopo aver saputo che qualcuno ha visto l'Aquila in un tempio tribale all'estremo nord, Marco decide di mettersi in viaggio con Esca e di attraversare il vallo. Ma gli altopiani scozzesi sono impervi e sconfinati, e Marco deve affidarsi al suo schiavo per procedere in quella regione. Incontrando un ex soldato romano, Guern, Marco capisce che il mistero della scomparsa di suo padre potrebbe essere legato al segreto dell'identità del suo schiavo: un segreto che si fa sempre più pressante quando i due si ritrovano faccia a faccia con i guerrieri del temibile Principe delle Foche.