Eva Riccobono nasce a Palermo, da padre italiano e madre tedesca. Giovanissima si trasferisce a Milano, e in breve tempo diviene una delle più famose top model del panorama internazionale, richiesta dai più importanti fotografi del mondo come Bruce Weber, Arthur Elgort, Patrick Demarchelier, Mario Testino, Gilles Bensimon, Annie Leibovitz, Paolo Roversi, Ellen von Unwerth,
Craig McDean, Peter Lindbergh,David Bailey, Miles Aldridge. Sfila per le griffe più importanti e di molti diviene testimonial di campagne mondiali: Giorgio Armani, Gianfranco Ferrè, Emanuel Ungaro, Dolce & Gabbana.
Sul piccolo schermo debutta nel 2002, affiancando Fiorello nel programma "Stasera pago io": il grande successo dello show fa esplodere la popolarità di Eva anche nel grande pubblico ottenendo consensi di critica e ascolti. Sette anni dopo, infatti, Fiorello la richiama per il suo nuovo show “Il più grande spettacolo dopo il week end”.
Debutta cinematograficamente nel 2008 al fianco di Carlo Verdone nella commedia Grande Grosso e Verdone, film a episodi in cui interpreta il ruolo di Blanche, donna dei sogni del protagonista. L’interpretazione di Eva lascia il segno.
Nel 2012 interpreta una prostituta eroinomane nel film di Paolo Franchi "E la chiamano estate", vincitore del premio per la miglior regia al Festival Internazionale del Film di Roma.
Ma è il 2013 che vede consolidata l’evoluzione artistica di Eva Riccobono: grazie al ruolo di Simonetta nel film di Marco Ponti "Passione Sinistra", vince il Ciak d’Oro come miglior attrice non protagonista. Parallelamente ottiene una nomination ai Nastri d’Argento nella stessa categoria.
Sempre nel 2013 è interprete del film di Luigi Cecinelli "Niente può fermarci", pellicola che affronta il tema della paura verso il futuro da parte del mondo giovanile, in chiave di commedia scacciapensieri. Nel settembre del 2013 viene nominata Madrina della 70 Mostra Cinematografica di Venezia .
Nel 2014 Eva è tra gli interpreti del nuovo film di Renato De Maria "La vita oscena", tratto dall’omonimo romanzo di Aldo Nove. Il film è stato in concorso a Venezia 2014 nella sezione Orizzonti.