Ermanno Olmi (Bergamo, 24 luglio 1931). Gli ultimi mesi della seconda guerra (44?45)
scarseggiano i viveri: Ermanno fa il garzone panettiere. Alla fine della guerra, viene
assunto come impiegato alla Edison e realizza circa quaranta documentari, tra i
quali La diga del ghiacciaio, Pattuglia di Passo San Giacomo, Tre fili fino a Milano,
Michelino 1aB (con il testo di Goffredo Parise), Manon finestra 2 e Grigio (con il
testo di Pier Paolo Pasolini).
Il primo film lungometraggio è del 1959, Il tempo si è fermato. Nel 1961, al Festival
di Venezia, vince il premio OCIC e quello della Critica con il film Il posto, che ottiene
numerosi premi anche in festival internazionali. Seguono altri film sul mondo del
lavoro: I fidanzati, Un certo giorno del 1968 e La circostanza del 1974.
Al di fuori del tema del lavoro, nel 1965 dedica, in omaggio alla figura di Papa
Giovanni XXIII, E venne un uomo, con Rod Steiger e Adolfo Celi.
Nel 1978 L'albero degli zoccoli, film sulla vita dei contadini bergamaschi alla fine
dell'Ottocento, conquista la Palma d'Oro al Festival di Cannes.
Nel 1983 gira Camminacammina e realizza il documentario Milano 83 dedicato alla
sua città d'adozione. Nel 1987 Ermanno Olmi torna alla regia, dopo un periodo di
inattività, con Lunga vita alla signora, Leone d'Argento a Venezia. L'anno seguente
dirige uno dei suoi capolavori, La leggenda del santo bevitore, con Rutger Hauer e
Anthony Quayle, con il quale conquista a Venezia il Leone d'Oro.
Qualche anno dopo, nel 1993, dirige Paolo Villaggio in Il segreto del bosco vecchio e
nel 1994 è pronto Genesi. La creazione e il diluvio, primo capitolo di un progetto di
trasposizione televisiva della Bibbia.
Con Il mestiere delle armi (2001), presentato in concorso al Festival di Cannes,
vince 9 David di Donatello.
Due anni dopo, Ermanno Olmi prosegue sulla stessa strada con Cantando dietro i
paraventi.
Nel 2005 firma il trittico Tickets con gli amici Kiarostami e Loach; mentre nel 2007
racconta il Vangelo dell'esistenza quotidiana nel film Centochiodi.
Sempre nel 2007 Ermanno Olmi gira il film Atto unico durante l'allestimento della
mostra di Jannis Kounellis presentata dalla Fondazione Arnaldo Pomodoro.
Per la Triennale di Milano, nel 2008 realizza il documentario I Grandi Semplici. Nel
2009, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e il Ministero Turismo e
Spettacolo presenta TerraMadre. Dello stesso anno è Rupi del Vino, presentato al
Festival Internazionale del film di Roma. Nel 2011 viene presentato fuori concorso
alla 68. Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia il film Il villaggio
di cartone.