Sono passati 40 anni da quando Anton Corbijn, nato nel 1955 a Strijen, in Olanda, ha scoperto la fotografia attraverso il suo amore per la musica, quando ancora studiava al liceo. Per scattare le sue prime foto durante un concerto all’aperto, nel 1972, ha usato la macchina fotografica di suo padre. Qualche tempo dopo è passato dal mondo della musica ai ritratti, anche se inizialmente solo di musicisti. Nel 1979 Corbijn si è trasferito a Londra, per coltivare il suo amore per la musica e la fotografia, e oggi è considerato uno dei fotografi più autorevoli sia in campo musicale che nel ritrattismo.
Autodidatta, nel corso degli anni ha cambiato il suo approccio alle fotografia diverse volte, senza mai allontanarsi troppo dai suoi soggetti perferiti: gli artisti in generale, e i musicisti in particolare. Alcune delle sue fotografie più famose sono ritratti di Clint Eastwood, Cameron Diaz, Miles Davis, Frank Sinatra, Naomi Campbell, William S. Burroughs, Tom Waits, Allen Ginsberg, David Bowie, Joni Mitchell, Robert De Niro, Gerhard Richter, Ai Weiwei e Lucian Freud. Corbijn è anche il fotografo ufficiale degli U2 da più di trent’anni, e dei Depeche Mode da quasi altrettanto.
Anton Corbijn è stato uno dei primi fotografi a dirigere video musicali di alcuni degli artisti che aveva fotografato. Dal 1983 a oggi ha girato circa un’ottantina di video di gruppi e musicisti come U2, Johnny Cash, Arcade Fire, Depeche Mode, Nirvana, Metallica, Nick Cave, Coldplay e The Killers.
Nel 1993 ha diretto anche un cortometraggio con e su Don van Vliet, alias Captain Beefheart, intitolato Some Yo Yo Stuff.
I suoi video musicali hanno vinto numerosi premi, tra cui un MTV Award per “Heart Shaped Box” dei Nirvana, e un Creative and Design Award alla carriera, nel 2005. Sempre nel 2005 è uscito un DVD sul suo lavoro di regista.
Dal 1990 in poi Corbijn ha lavorato anche come grafico, creando loghi, poster e copertine di CD. Benché non abbia una formazione specifica in questo campo, Corbijn ha svilupato uno stile personale creando un suo font. Così, ha potuto disegnare poster e copertine dei dischi di artisti come Herbert Grönemeyer e i Depeche Mode, e ha creato il logo della città olandese dell’Aia.
Corbijn ha esposto le sue foto in tutta Europa, e i suoi lavori si possono vedere in musei e gallerie, oltre che in 15 libri pubblicati. Il suo ultimo libro, Waits/Corbijn, in collaborazione con Tom Waits, è andato esaurito in una sola settimana. I suoi lavori figurano anche su oltre cento copertine di dischi e CD di artisti come U2, R.E.M., The Bee Gees, Morrissey, The Rolling Stones, John Lee Hooker, Bryan Ferry, The Killers, Bruce Springsteen, James Last, JJ Cale, Nick Cave, Depeche Mode e Metallica. Per i Depeche Mode ha disegnato le scene dei concerti e i video di tutti i loro tour mondiali degli ultimi vent’anni-
Nel 2005 Anton Corbijn ha esordito nel cinema dirigendo, co-producendo e finanziando il suo primo film, "Control", girato nell’estate del 2006 e uscito nell’ottobre del 2007. Fino ad oggi il suo progetto più ambizioso, il film ha rappresentato un ulteriore ampliamento della sua carriera artistica. "Control" racconta la vita e la morte di Ian Curtis, il cantante dei Joy Division: una vecchia passione di Corbijn, che si era trasferito dall’Olanda a Londra proprio “per essere più vicino alla loro musica”. Il film ha vinto una ventina di premi in tutto il mondo, per il Miglior film e la Migliore regia, tra cui cinque British Independent Film Awards, uno dei quali per il Miglior attore protagonista, Sam Riley.
In questi ultimi anni, Corbijn ha lavorato a una nuova serie di ritratti di pittori, e diretto un secondo film intitolato "The American", con George Clooney nel ruolo del protagonista, campione d’incassi negli Stati Uniti nel 2010. Il suo terzo film, intitolato "La spia – A Most Wanted Man", tratto da un romanzo di John Le Carré e interpretato dallo scomparso Philip Seymour Hoffman, è stato presentato al Sundance Festival nel 2014, con grande successo di critica.
Nel 2014 Corbijn ha anche diretto alcuni spot pubblicitari (Miss Dior, Volvo), un DVD live dei Depeche Mode e realizzato diversi servizi fotografici per Vogue USA.
Nel 2011 è stato insignito del più alto riconoscimento culturale olandese, il Prince Bernhard Cultuurfonds Prijs, per il suo contributo al mondo dell’arte.