Laura Linney è stata candidata tre volte al premio Oscar per Ie sue interpretazioni in Conta su di me di Kenneth Lonergan, al fianco di Mark Ruffalo e Matthew Broderick; in Kinsey di Bill Condon, al fianco di Liam Neeson; e ne La famiglia Savage di Tamara Jenkins con Philip Seymour Hoffman.

Il suo ruolo in Conta su di me le ha fatto ricevere anche candidature allo Screen Actors Guild, al Golden Globe Award, e all’ Independent Spirit Award; e il premio come Miglior Attrice del New York Film Critics Circle e della National Society of Film Critics. Anche la sua interpretazione in Kinsey le ha procurato la nomination al Golden Globe e allo Screen Actors Guild Award oltre che al National Board of Review’s award come Miglior Attrice Non Protagonista. La sua performance ne La famiglia Savage le ha inoltre guadagnato la nomination al London Critics’ Circle Film Award come Miglior Attrice, oltre ad altri riconoscimenti.

Ha vinto un Golden Globe Award ed è stata candidata all’Emmy Award per la sua interpretazione di Cathy Jamison, protagonista della serie televisiva The Big C, di cui è produttore esecutivo e di cui recentemente è stata trasmessa la terza serie. E’ stata protagonista, al fianco di Paul Giamatti, della miniserie acclamata dalla critica John Adams, diretta da Tom Hooper, in cui interpretava il ruolo di Abigail Adams, per il quale ha vinto lo Screen Actors Guild, il Golden Globe, e l’ Emmy. Ha vinto l’ Emmy Award anche per il suo ruolo come guest star nell’ultima serie di Frasier, accanto a Kelsey Grammer, e per la sua performance nel telefilm Wild Iris, in cui affiancava Gena Rowlands ed Emile Hirsch per la regia di Daniel Petrie.

Fra gli altri suoi crediti cinematografici figurano: Il calamaro e la balena di Noah Baumbach, accanto a Jeff Daniels, per cui ha ricavuto la candidature al Golden Globe e all’Independent Spirit Award; Potere assoluto e Mystic River di Clint Eastwood (per quest’ultimo ha ricevuto la nomination al BAFTA Award); The Truman Show di Peter Weir con Jim Carrey; Schegge di paura di Gregory Hoblit e The Mothman Prophecies di Mark Pellington entrambi al fianco di Richard Gere; Love Actually di Richard Curtis; L’olio di Lorenzo di George Miller; Dave – Presidente per un giorno di Ivan Reitman; In cerca di Bobby Fischer di Steven Zaillian; Uno strano scherzo del destino di Gillies MacKinnon; Congo di Frank Marshall; La casa della gioia di Terence Davies; “Hallmark Hall of Fame” di Michael Uno; il telefilm Blind Spot con Joanne Woodward; e il telefilm di Stanley Donen Love Letters, al fianco di Steven Weber.

Memorabile la sua interpretazione di Mary Ann Singleton nelle tre miniserie Tales of the City tratte dai romanzi di Armistead Maupin, e dirette rispettivamente da Alastair Reid e Pierre Gang.

Diplomata alla Juilliard, ha ricevuto di recente la candidatura al Drama Desk e al Tony Award per Time Stands Still, scritto da Donald Marguiles e diretto da Daniel Sullivan. Precedentemente è stata protagonista a Broadway di vari spettacoli, fra cui il revival della Roundabout Theatre Company di Les Liaisons Dangereuses di Christopher Hampton con Ben Daniels, diretto da Rufus Norris; la regia di Richard Eyre de Il Crogiuolo di Arthur Miller, al fianco di Liam Neeson, per cui è stata condidata al Tony Award; Hedda Gabler di Henrik Ibsen, diretto da Sarah Anderson, per cui ha vinto il Calloway Award nel 1994; e Sight Unseen di Donald Margulies, messo in scena da Daniel Sullivan, per il quale ha ricevuto la prima nomination al Tony Award. Di quest’ultima commedia era stata protagonista più dieci anni prima nell’edizione off-Broadway guadagnandosi la sua prima candidatura al Drama Desk Award, al Drama League e all’ Outer Critic Circle, oltre ad aggiudicarsi il Theatre World award.