ALBERT FINNEY, cinque volte candidato agli Oscar, vanta ormai quasi cinquant’anni di
carriera. Nato a Salford, Albert Finney è stato un attore teatrale di successo prima di entrare nel
mondo del cinema con un piccolo ruolo in Gli sfasati (1960) di Tony Richardson. Sia Finney che
Richardson sono poi diventate figure chiave della New Wave inglese di realismo sociale. Dalla
voce inconfondibile, che conserva tracce delle sue origini settentrionali, Finney si è fatto
conoscere con Sabato sera, domenica mattina (1960).
Ma ha conquistato il pubblico e la critica americana con Tom Jones (1963), poi ha messo da
parte i ruoli romantici per interpretare ruoli molto diversi, tra cui quello di uno psicopatico
in La doppia vita di Dan Craig(1964), il musical Scrooge (1970), Hercule Poirot in Assassinio
sull’Orient Express (1974), l’attore teatrale in Il servo di scena (1983), e per queste due ultime
performances è stato candidato agli Oscar.
Per la televisione ha interpretato “Karaoke” di Dennis Potter(1996) e “Cold Lazarus” (1996);
in teatro è apparso nel 1996 in una produzione del West End di “Art”; e al cinema lo
ricordiamo in Erin Brockovich (2000) con Julia Roberts, Traffic, Big Fish, Ocean´s 12, A Good
Year, Bourne Ultimatum e Bourne Legacy.